A distanza di quattro anni dal precedente album arriva “asylum: brain check after dinner”. Registrato in un arco temporale di 3 anni, Asylum aggiunge nuovi colori al sound dei Miranda che suona più free e disinvolto rispetto al passato. Le possenti strutture ritmiche e i groove, marchio di fabbrica dei Miranda, sono ora meno ossessivi, le strutture dei brani più aperte, con una maggiore ricerca della melodia. Più espliciti i rimandi, solo accennati nei lavori precedenti, a certo hip hop d’oltreoceano, al drumming elettronico krauto e l’out-pop. Asylum è un concept sulla vita da rinchiusi, tra carcere, manicomio e centri di detenzione (in “suicide watch”, “Being Ed Bunker”, “holy ravioli”), luoghi che i Miranda hanno conosciuto ed esplorato da vicino negli anni recenti, ma anche sulla capacità di adattarsi, ribellarsi e fuggire (come in “Mohamed Bouazizi”e “Odysseia”). Sulle allucinazioni della quotidianità (“nothing better than a morning fuck”e “h-arcore”, in entrambe ospite Francesco d’Elia), trasfigurate in oggetti sonori imperfetti ma curati con la pazienza artigiana del do-it-yourself. Four
years have passed since the previous album and “asylum: brain
check after dinner” is finally out. Recorded in a three years
period, Asylum adds new colors to Miranda’s music and sounds more
confident and anarchic than in the past. The strong rhythmical structures
and the grooves, trade mark of Miranda’s sound, are now less obsessive,
more wide open. Asylum contains explicit references to Anticon’s
hip hop, electronic kraut drumming and out-pop, only sketched in previous
works. |